- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

lunedì 31 marzo 2014

Malpensa, la rabbia dei sindaci «A picco per la politica incapace»

«Siamo sul piede di guerra», dice il sindaco di Ferno Mauro Cerutti. «Forse alcuni sindaci sono anche “contro” Malpensa - continua - ma noi (Ferno, Lonate Pozzolo e Somma Lombardo, ndr) che paghiamo lo scotto più grande, quello della delocalizzazione, chiediamo chiarezza. Sono stati spesi 280 milioni di euro per la delocalizzazione e se ne spenderanno ancora. A cosa è servito? Per avere qui che cosa?»
Summit col ministro
Il prossimo 3 aprile, a Roma, ci sarà un incontro sul sistema aeroportuale nazionale, alla presenza del ministro Maurizio Lupi. Il sindaco di Somma uido Colombo sarà uno dei relatori.

ADL VARESE - 730 - 2014 -


Aperitivo popolare Milano 28 marzo 2014


venerdì 28 marzo 2014

Infrastrutture Lombarde, Escavatori che facevano buche e poi le ricoprivano in un cantiere

Nelle carte dell'inchiesta che ha portato in carcere otto persone, fra cui l'ex dg della società che fa capo alla Regione, spunta un'intercettazione sul lavori all'ospedale: "Gli escavatori fingevano per fare cinema"

Una serie di telefonate intercettate in cui si parla a lungo dell'appalto per la cosiddetta 'piastra' per l'Expo. E movimenti "anomali" sui conti dei professionisti che sarebbero stati favoriti nell'assegnazione di incarichi e consulenze. Sono i nuovi dettagli che emergono dalle carte dell'inchiesta della Procura di Milano che una settimana fa ha portato in carcere l'ex direttore generale diInfrastrutture Lombarde, Antonio Rognoni; il responsabile dell'Ufficio gare, Pierpaolo Perez, e altre sei persone per una lunga serie di presunte turbative d'asta in relazione alle più importanti opere pubbliche degli ultimi anni in Lombardia.

Proprio in quel lungo elenco (più di 60 sono i capi di imputazione contestati a Rognoni) di presunti appalti truccati al centro dell'indagine coordinata dal procuratore aggiunto Alfredo Robledo e dai pm Paola Pirotta e Antonio D'Alessio, ci sono anche incarichi e consulenze legali relativi alla realizzazione del nuovo ospedale di Bergamo. E nel capoluogo orobico, più in dettaglio, è aperta un'inchiesta sulla cosiddetta 'trincea', ossia una parte dei lavori relativi alla struttura sanitaria. E di quest'opera, appunto, parlano Perez e un non meglio identificato Ale in una telefonata intercettata dalla guardia di finanza il 2 febbraio del 2012 e contenuta nei brogliacci che sono stati depositati come allegati all'ordinanza di custodia cautelare.
repubblica.it

giovedì 27 marzo 2014

Ue apre indagine per aiuti alle Ferrovie

L'attenzione della Commissione sui conferimenti di asset e sulle compensazioni riservate alle società delle merci. Il manager: "Vengono da ex manager delle Ferrovie, c'è un problema di rivalsa". Risposta secca all'imprenditore della Tod's, che lo criticava per le condizioni del trasporto locale.

MILANO - Mauro Moretti, il numero uno delle Ferrovie dello Stato, continua la difesa a tutto campo del suo operato e di quello delle Fs dopo i recenti attacchi, che sono partiti dopo la sua uscita sull'inopportunità di tagliare gli stipendi dei manager pubblici.

Da una parte la Commissione europea ha avviato "un’indagine approfondita per valutare se alcune compensazioni per obblighi di servizio pubblico e il trasferimento a titolo gratuito di asset nell'ambito del mercato italiano del trasporto ferroviario di merci sono compatibili con le norme Ue in materia di aiuti di Stato". I benefici vanno a finire a società appartenenti al gruppo Ferrovie dello Stato, in particolare le sue controllate Trenitalia e FS Logistica. "La Commissione esaminerà se le misure in questione hanno conferito un vantaggio economico selettivo a Trenitalia o ad altre società del gruppo, a scapito dei concorrenti. L’avvio dell’indagine approfondita offre ai terzi interessati l’opportunità di presentare osservazioni, senza pregiudicare l’esito del procedimento. Nella sua indagine approfondita, la Commissione valuterà la veridicità delle asserzioni presentate in due denunce, riguardanti due misure distinte".

lunedì 24 marzo 2014

I dipendenti Stie: “Costretti a lavorare tra tensioni e ritardi”

BUSTO ARSIZIO - “I dipendenti della Stie continuano a lavorare in un clima difficile. Se le cose non cambieranno, reagiremo a suon di presìdi”. A dirlo è il sindacalista Fausto Sartorato, affiancato nella sede Adl di via Genova da alcuni autisti dell’azienda che si occupa del trasporto pubblico di Busto Arsizio. I quali tornano a denunciare pubblicamente il difficile rapporto con il caposervizio Antonio Macheda.
Sartorato si fa portavoce del loro malcontento: “Ogni volta che viene presentata una richiesta, ad esempio un cambio di turno fra colleghi dettato da reali fabbisogni familiari, questa viene osteggiata e spesso negata anche se non incide minimamente sul servizio”.
Gli autisti denunciano poi come alcuni di loro vengano “presi di mira” dal caposervizio per questioni di poco conto, come una cravatta fuoriposto, mentre ad altri colleghi è concesso indossare indumenti personali anziché la divisa.
 
E questa disparità di trattamento riguarderebbe anche la possibilità di effettuare ore di straordinario e l’utilizzo degli autobus nuovi.
“A questi problemi se ne aggiungono altri, come le condizioni pietose dei bagni del deposito degli autobus – insiste Sartorato, che parla di un chiaro caso di “stress lavoro correlato” – Chiediamo un incontro con i responsabili di Stie. Se non verremo ricevuti, la nostra protesta non tarderà”.
Francesco Mainardi della segreteria Adl chiama in causa l’amministrazione comunale: “Anche loro devono interessarsi alla questione e prendere provvedimenti, altrimenti siamo pronti ad arrivare allo sciopero”.
 
BIGLIETTI VENDUTI SUL PULLMAN E RITARDI
Se i rapporti interni non sono migliorati, dal punto di vista delle condizioni degli autobusqualche passo in avanti c’è stato: “I mezzi più vecchi sono stati rottamati e sostituiti – spiegano gli autisti – La battaglia portata avanti con Sartorato è servita a migliorare la situazione”.
Non mancano però dei nuovi problemi: “Da qualche tempo – raccontano i dipendenti Stie – in base a un accordo sindacale possiamo vendere i biglietti direttamente sull’autobus a un prezzo leggermente maggiorato. Questo, inevitabilmente, comporta alcuni ritardi che diventano piuttosto importanti quando effettuiamo il servizio scuole”.
 
Anche per questo caso i lavoratori vorrebbero sedersi intorno a un tavolo per studiare possibili soluzioni: “Anche perché se si verificano dei rallentamenti rischiamo di essere rimproverati. Lo stesso vale se avvertiamo i Carabinieri nel caso qualcuno si rifiutasse di acquistare il biglietto. Ma se chiudiamo un occhio per evitare ritardi, che figura facciamo con gli utenti che hanno pagato regolarmente la corsa?”.
A ciò si aggiunge il fatto che “le linee che percorriamo sono vecchie e non adeguate alla mobilità stradale che nel corso degli anni è cambiata. Per riuscire a rimanere nei tempi previsti dovremmo procedere a gran velocità – lamentano gli autisti – Ma di certo non è nostra intenzione pigiare sull'acceleratore mettendo a repentaglio la sicurezza di utenti e cittadini”.

Ven 28 marzo aperitivo popolare a Milano


GLI “ESODATI” PRETENDONO LA SOLUZIONE DEL LORO DRAMMA

GLI “ESODATI” PRETENDONO LA SOLUZIONE DEL LORO DRAMMA
La “Rete dei Comitati degli Esodati” sostiene senza se e senza ma il testo della proposta di legge in esame, condivisa da tutti i gruppi politici, in quanto proposta in grado di ampliare ulteriormente le categorie di Esodati e il numero di soggetti ammessi alle salvaguardie, pur lasciando ancora in sospeso la questione della risoluzione “strutturale” attraverso la quale ripristinare per tutti gli Esodati il “patto rotto” dallo Stato.

NON C’E’ PIU TEMPO PER EMENDAMENTI O PER POCO CREDIBILI DISCUSSIONI SU COPERTURE FINANZIARIE CHE NON SI TROVANO E CHE ESISTONO CONCRETAMENTE E CHE NON SI VOGLIONO TROVARE E CHIARAMENTE INDIVIDUARE!!! IL TEMPO E’ SCADUTO !!!

APPROVATE IMMEDIATAMENTE LA PROPOSTA DI LEGGE DELLA COMMISSIONE LAVORO!!!

LA “RETE DEI COMITATI DEGLI ESODATI”, PROMUOVE E ORGANIZZA UN

PRESIDIO

PER GIOVEDI' 27 MARZO 2014 
DALLE ORE 10.00 ALLE ORE 14.00
IN PIAZZA MONTECITORIO A ROMA

IN OCCASIONE DELLA DISCUSSIONE IN AULA ALLA CAMERA DEL TESTO DELLA PROPOSTA DI LEGGE UNITARIA (ex AA.C. . 224, 387, 727, 946, 1014, 1045 e 1336). ONOREVOLI DEPUTATI: IL TEMPO E’ SCADUTO

Per la Rete dei Comitati di Esodati, Mobilitati, Contributori Volontari, Donne Esodate Mobilitate Licenziate (ESMOL),“Quindicenni”, Esonerati, Fondi di Settore e Licenziati: COMITATO MOBILITATI ROMA E NAPOLI; COMITATO AUTORIZZATI CONTRIBUTI VOLONTARI; COORDINAMENTO ”MOBILITATI, ESODATI” MILANO; COMITATO MOBILITATI MILANO; COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LODI; COMITATO DIRIGENTI ESODATI; COMITATO ESODATI BANCARI; COMITATO “I QUINDICENNI”; COMITATO ESODATI PARMA; GRUPPO DONNE ESMOL (ESODATE MOBILITATE LICENZIATE); COMITATO LICENZIATI E CESSATI SENZA TUTELE; COMITATO LAVORATORI MOBILITA’ LIVORNO; COMITATO ESONERATI PUBBLICHE AMM.NI; COORDINAMENTO ESODATI ROMANI; COMITATO FONDI DI SOLIDARIETA' di SETTORE FERROVIERI;

24 MARZO 2014

MALPENSA - Agitazione degli addetti ai bagagli.

Assemblea spontanea questa mattina tra i lavoratori del settore dei servizi a terra, preoccupati per il futuro di Sea Handling. Per due ore ritardi alle operazioni.
Un'assemblea spontanea, con astensione dal lavoro, ha rallentato significativamente le operazioni a terra all'aeroporto di Malpensa, nella mattina di lunedì 24 marzo.
L'agitazione dei lavoratori di Sea Handling è iniziata poco prima delle 8 e secondo fonti interne tra gli operai ha riguardato all'incirca il 10% del personale in servizio (ma non sono dati ufficiali, non essendo stata dichiarata apertamente la mobilitazione). Sea, il gestore aeroportuale, ha comunicato la possibilità di disagi fin dai primi momenti: 
In totale l'agitazione si è protratta fino alle 9.40, Sea specifica che sono stati 15 i voli in arrivo che hanno subito ritardi (da 60 a 90 minuti) e altrettanti i voli in partenza interessati. 
La protesta è legata al futuro assetto della società di handling: la vertenza è aperta da anni e, dopo le mobilitazioni dello scorso anno e gli scioperi dei sindacati di base, anche la Cgil ha ipotizzato nuovi scioperi contro le ipotesi di uscita di SeaH dal perimetro di Sea.
varesenews.it

mercoledì 19 marzo 2014

Cnel, un consigliere: ‘Sindacati assenteisti, ma a loro decine di migliaia di euro’

L’assenteismo è quasi totalmente delle rappresentanze datoriali e sindacali che, evidenzia il consigliere, “riscuotono ugualmente l’indennità mensile di 2.136 euro lordi, decurtata soltanto del 15% per ogni assenza all’assemblea”. “Abbiamo avanzato la proposta di decurtare l’indennità degli assenti del 50% e di introdurre la firma all’uscita – ha aggiunto – ma non è mai stata approvata”. Chi è mancato per un anno intero alle assemblee mensili ha percepito, quindi, 25.633 euro meno il 15% dalle casse dello Stato. I segretari generali di Cisl e Uil, Raffaele Bonanni e Luigi Angeletti, non hanno assolto il loro compito di consiglieri: non si sono mai presentati alle assemblee. Susanna Camusso, segretario generale Cgil, fino alle dimissioni a maggio 2013, è risultata sempre assente. Giovanni Centrella di Ugl ha partecipato a otto assemblee su 11 nel 2012 ed è stato sempre assente nel 2013. ilfattoquotidiano.it 

Basta con gli interinali, sciopero all'Aermacchi

I metalmeccanici dell’Alenia Aermacchi diVenegono Superiore hanno scioperato per due ore per protestare contro la politica occupazionale dell’azienda aeronautica del gruppo Finmeccanica.
Nell’ultimo anno sono state assunte solo 8 persone(6 operai, 1 impiegato e 1 quadro), mentre si continua a ricorrere a personale esterno, circa 250 lavoratori interinali, per lo più operai rumeni, inglesi. Qui si parla di lavorazioni strategiche che una provincia definita “con le ali” dovrebbe trovare al suo interno. La verità è che i politici in questi anni si sono riempiti la bocca con la parola territorio senza fare nulla se non tenersi ben stretto il posto in consiglio di amministrazione. A che cosa è servito spostare la sede, se poi questi sono i risultati? Inoltre, la società che fornisce parte di questa manodopera, la MTA, ha superato ampiamente i limiti dell’appalto». varesenews.it



MALPENSA - La Commissione Europea chiede di separare la nuova società di handling da Sea

Il sindacato aveva condiviso il percorso per creare una nuova società dentro al perimetro di Sea (percorso sancito dall'Accordo di Progetto), ma l'esito non è stato quello sperato: «L’Europa respinge in maniera irrazionale e contraddittoria questa idea esigendo una separazione tra i destini del Gestore e quelli di Airport Handling, facendo venir meno le ragioni stesse della ricerca di un accordo con la Commissione. Si annulla così l’obbiettivo del mantenimento di una grande azienda di Handling, dentro un grande gruppo ripentendo gli atti di un copione già visto in tutti gli aeroporti italiani (solo italiani) nei quali, in assenza di regole chiare, si sono insediati una miriade di operatori (molte cooperative), nessuno economicamente solido e con un lavoro fortemente precarizzato». Per questo, il sindacato ha chiesto «con una lettera formale aComune, Azienda e Governo» di respingere quella che considera una «impostazione vessatoria della Commissione ribadendo gli impegni definiti dall’accordo». Il sindacato sta avviando leprocedure per uno sciopero a Linate e Malpensa
varesenews.it

martedì 18 marzo 2014

Alenia Aermacchi (Venegono), due ore di sciopero il 18/3

Domani 18 marzo 2014 la RSU di Alenia Aermacchi di Venegono (Varese) ha dichiarato due ore di sciopero dalle 9 alle ore 11 del mattino (e per i turnisti del pomeriggio dalle 20 alle 22). E' stato inoltre dichiarato lo sciopero dello straordinario. Tra le ragioni della protesta c'è "il problema dell'organico aziendale - si legge nel comunicato della Rsu -. L'azienda ha di fatto bloccato le assunzioni da oltre un anno, ricorrendo a personale esterno, ad aziende fornitrici non del territorio e a ore straordinarie per far fronte alle necessità produttive. Ciò significa disperdere professionalità, peggiorare l'organizzazione del lavoro, penalizzare l'occupazione e le imprese del territorio varesino. Questo - proseguono le Rsu - accade mentre l'azienda non applica correttamente i contratti dando vita a situazioni di inquadramento professionale non corretto e tende a mettere in discussione accordi stipulati a Venegono, accordi di miglior favore che si vorrebbero ridurre con la scusa di procedere ad un'armonizzazione con altri siti di Alenia Aermacchi". La protesta di domani si svolgerà con un corteo interno all'azienda che partirà dal cortile sotto la palazzina impiegati e si concluderà verso le 10,30 alla portineria centrale.
rassegna.it

AGUSTA: 4 ORE DI ASSEMBLEA PER LA SANITA’ PRIVATA

Ma per i problemi dei lavoratori quando si fa un’assemblea??
 35 anni fa CGIL-CISL-UIL “conquistavano” il SSN
Oggi dicono ai lavoratori di “pagarsi” la loro salute
BUON ANNIVERSARIO  SSN
DOPO 35 ANNI E’ ANCORA
TRA I MIGLIORI AL MONDO

Come cambiano le cose, chi lo avrebbe mai detto di assistere ad un simile cambiamento, mentre negli anni 80 i sindacati “conquistavano” il simbolo di equità sociale che era il SSN oggi, gli stessi sindacati, invitano i lavoratori a pagarsi, con i loro soldi, la sanità privata facendoci “arretrare” di 35 anni.

I “broker” della salute si sono evitati di andare porta-a-porta per “vendere” il loro prodotto perché FIM FIOM e UILM gli hanno organizzato ben 4 ore di assemblea per fare l’esposizione della “merce” davanti a tutti i dipendenti Agusta. Nel frattempo la direzione del personale (HR) invitava calorosamente tutti i dirigenti alla massima partecipazione alle assemblee organizzate dai sindacati “amici”, vista l’importanza dell’argomento trattato.

Ma dei problemi dei lavoratori quando se ne parla??

  1. Carichi di lavoro sempre in crescita ma in Agusta c’è sempre meno lavoro;
  2. Qualità del “fuori casa” sensibilmente inferiore agli standard Agusta;
  3. Utilizzo pezzi/apparati “non idonei” per le urgenze sulle linee;
  4. Indagine Procura Torino per presenza amianto in elicotteri Agusta;
  5. Processo tangenti India (Bilanci ritoccati?);
  6. Lamentele sulla Qualità del cibo in mensa;
  7. Continui problemi di sicurezza per la salute dei lavoratori (monossido/amianto);

Per tutti questi problemi non si fa nemmeno un ora assemblea!!

Non ci è nemmeno sfuggito il becero tentativo di impedire ai delegati ADL di poter esprimere il proprio parere in assemblea: finte domande preparate a tavolino e l’invito ai “Broker” di dilungarsi nelle spiegazioni, nel tentativo di arrivare al termine dell’orario programmato dell’assemblea; questi metodi ci fanno tornare in mente altre assemblee di qualche anno fa …., ma si vuole proprio ripetere quanto accaduto in quegli anni?

domenica 16 marzo 2014

Accentramento dei pagamenti delle prestazioni di fine servizio ex Enpas e ex Inadel (TFS e TFR) erogate dall’Istituto

Premessa

Nell’ambito del processo di riforma dei sistemi di pagamento e di riscossione, avviato nel corso 
del 2009, teso a semplificare il controllo dei flussi finanziari dell’Istituto, a realizzare economie 
gestionali e a migliorare il servizio all’utenza,  a partire dal 12 marzo 2014 sarà rilasciata in 
produzione la procedura che consente l’accentramento sulla contabilità speciale della Banca 
d’Italia, intestata alla Direzione generale, dei pagamenti delle prestazioni di fine servizio
erogate dall’Istituto – gestione dipendenti pubblici, agli iscritti alle gestioni ex ENPAS e
ex INADEL. 
Detta procedura realizza altresì l’integrazione tra il sistema di gestione  amministrativa 
delle suddette prestazioni, denominato SIN, e quello di gestione contabile residente su
SAP R/3.

Si evidenzia che entro la fine del corrente mese di marzo saranno accentrati i seguenti 
pagamenti: spese di funzionamento e tutte le spese di natura istituzionale, a controllo di 
budget che risiedono nello stesso ambito procedurale; prestiti agli iscritti e borse di studio
- Gestione credito e welfare, con analoga integrazione tra due aree gestionali del sistema 
SIN e il sistema contabile SAP R3.

La data di avvio delle procedure suddette e le specifiche indicazioni operative saranno 
comunicate con successivi messaggi Hermes.

Si richiama l’attenzione degli operatori delle strutture territoriali sugli adempimenti 
amministrativi e contabili previsti dalle vigenti disposizioni, tra l’altro richiamate nella 
circolare n. 121 del 4 dicembre 2009 che ha  dato avvio al sistema accentrato dei
pagamenti delle prestazioni non pensionistiche dell’Istituto. Tali adempimenti impongono
il controllo della correttezza della liquidazione delle prestazioni da parte del responsabile
dell’unità di processo attraverso l’apposizione della firma sulla documentazione prodotta
dalla procedura amministrativa.
Le disposizioni sono contenute negli artt. 28 e 29 del Regolamento di amministrazione
e contabilità dell’Istituto.

Il nuovo processo prevede l’automatismo completo delle scritture contabili, pertanto, al 
fine di informare il responsabile contabile della sede territoriale, deve essere consegnato, 
a cura dell’ufficio amministrativo, il dispositivo di pagamento corredato dai seguenti
documenti:

-      biglietto contabile con l’annotazione  registrato (sarà riportata la dicitura 
“biglietto contabile contabilizzato”);
-      lista dei beneficiari (distinta di cassa);
-      eventuali ulteriori prospetti prodotti dalla procedura amministrativa da  conservare agli atti.

Al fine di consentire i pagamenti accentrati è rilasciata in esercizio la versione degli
applicativi SIN TFS e SIN TFR, modificati in funzione della informatizzazione e
dell’accentramento dei mandati di pagamento e della generazione automatica dei biglietti
contabili relativi ai trattamenti di fine servizio e fine rapporto erogati ai dipendenti iscritti
all’ex Inadel ed all’ ex Enpas, con le limitazioni di seguito elencate.

Conseguentemente, si rende necessario fornire  alcune istruzioni relative alle nuove e 
diverse attività che gli operatori devono  eseguire  in SIN.

L’accentramento dei pagamenti delle prestazioni di fine servizio presso la Direzione 
generale prevede l’automatismo completo delle scritture contabili e dei pagamenti in Italia 
dopo l’elaborazione amministrativa eseguita da parte delle sedi territoriali. I pagamenti di 
prestazioni per cui i beneficiari chiedono il versamento su un conto estero continueranno 
ad essere effettuati con le modalità già in uso.

Anche nel caso di un’unica prestazione destinata a più beneficiari fra i quali ve ne sia 
anche solo uno che richieda il versamento su un conto estero, il relativo pagamento dovrà
essere eseguito con la modalità “manuale”.

Incremento del 10% del trattamento di integrazione salariale per i contratti di solidarietà

L’art. 1, comma 186, della legge 27 dicembre 2013 n. 147, “Disposizioni per la formazione
del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (Legge di stabilità 2014)” dispone che
per l'anno 2014, l'ammontare del trattamento di integrazione salariale per i contratti 
di solidarietà di cui all'articolo 1 del decreto-legge 30 ottobre 1984, n. 726, convertito, 
con modificazioni, dalla legge 19 dicembre 1984, n. 863, e successive modificazioni, è 
aumentato nella misura del 10 per cento della retribuzione persa a seguito della riduzione 
di orario, nel limite massimo di 50 milioni di euro per lo stesso anno 2014”.

Entro il suddetto limite di spesa, pertanto, il trattamento di integrazione salariale per
i predetti contratti di solidarietà è pari al 70 per cento della retribuzione persa a
seguito della riduzione dell’orario di lavoro,relativamente ai periodi di competenza 
dell’anno 2014[1], indipendentemente dalla data di stipula del contratto e da quella
di emanazione del decreto di concessione.

Benefici per il reimpiego di lavoratori licenziati

I datori di lavoro che nel 2013 hanno assunto lavoratori licenziati nei dodici mesi precedenti 
per giustificato motivo oggettivo - connesso a riduzione, trasformazione o cessazione di 
attività o di lavoro - possono essere ammessi ad un beneficio mensile di € 190  per sei mesi 
- per rapporti a tempo determinato -  ovvero per dodici mesi – per rapporti a tempo indeterminato. A seguito di specifica istanza, l’incentivo è  autorizzato dall’Inps nei limiti 
delle risorse appositamente stanziate dal decreto. Si illustrano alcune precisazioni inerenti 
la disciplina del beneficio e le modalità operative concernenti l’invio delle istanze e la 
fruizione degli importi autorizzati. L’incentivo è applicabile ad alcune forme di “apprendistato”.


PREMESSA

Con il Decreto direttoriale n. 264 del 19 aprile 2013 (modificato dal Decreto n. 390 del 
3 giugno 2013) il Ministero del Lavoro e delle politiche sociali ha introdotto un 
beneficio, anche in considerazione della mancata proroga delle disposizioni concernenti 
l’iscrizione nelle liste di mobilità, di cui all’articolo 6 della legge 23 luglio 1991, n. 223,
dei lavoratori oggetto di licenziamento individuale per giustificato motivo oggettivo e dei 
connessi benefici previsti dagli articoli 8 e 25 della medesima legge, in caso di assunzione.


1.  La disciplina del beneficio

Nella  Gazzetta Ufficiale della Repubblica Italiana n. 183 del 6 agosto 2013 è stato 
pubblicato l’avviso concernente l’adozione dei decreti direttoriali del Ministero del Lavoro
e delle politiche sociali n. 264 del 19 aprile 2013 e n. 390 del 3 giugno 2013.

Con i citati decreti è stata prevista – nel limite complessivo di 20.000.000 di euro -
la concessione di un beneficio economico in favore dei datori di lavoro privati che nel 2013 
hanno assunto lavoratori, i quali, nei dodici mesi precedenti l’assunzione, siano stati licenziati 
da imprese che occupano anche meno di quindici dipendenti per giustificato motivo oggettivo 
connesso a riduzione, trasformazione o cessazione di attività o di lavoro.

Incremento addizionale comunale sui diritti d’imbarco.

La Legge 28 giugno 2012, n. 92, articolo 2, commi 47 e seguenti, ha innovato la
normativa in materia di riscossione dell’incremento dell’addizionale comunale sui
diritti d’imbarco di passeggeri sugli aeromobili, di cui all’art. 2, comma 11, della Legge
24 dicembre 2003, n. 350 ed all’articolo 6-quater, comma 2, del Decreto Legge
31 gennaio 2005, n. 7, convertito, con modificazioni, dalla Legge 31 marzo 2005, n. 43.

L’importo dell’addizionale era stato, come noto, elevato dall’art.2, comma 5-bis del
Decreto Legge 28 agosto 2008, n. 134, convertito in Legge 27 ottobre 2008, n. 166,
a 3 euro.

A decorrere dal 1° luglio 2013 (Legge n. 92/2012, art. 4, comma 75) l’addizionale comunale
sui diritti d’imbarco di passeggeri è stata ulteriormente incrementata di due euro a
passeggero imbarcato[1].

Con il presente messaggio si rende noto che con Decreto Legge n. 145/2013 convertito
in Legge 21 febbraio 2014, n. 9 è stato disposto che l’addizionale comunale e i successivi
incrementi non sono dovuti in relazione al transito di passeggeri su scali aeroportuali
nazionali, se provenienti da scali domestici.

sabato 15 marzo 2014

Sciopero dei ferrovieri: treni in ritardo, anche a lunga percorrenza

PADOVA. Sciopero dei ferrovieri a Padova dalle 9 alle 17: agitazione che mette in difficoltà chi deve viaggiare. I disagi infatti non riguardano solo i treni dei pendolari ma anche i convogli a lunga percorrenza. Come il treno Euronight - Thello proveniente da Parigi e atteso a Padova alle 9.53: ha accumulato 160 minuti di ritardo.
Problemi anche per «Italo», il treno della Ntv diretto a Roma in partenza alle 10.23 lascerà la stazione di Padova con 50 minuti di ritardo. Il «Frecciarossa» delle 9.53 per Roma partirà con 40 minuti di ritardo. Un quarto d’ora di ritardo anche per il «Frecciabianca» proveniente da Milano e atteso a Padova alle 10.21.

Sciopero Trenord: Orsa, 90% treni fermi

Agitazione per macchinisti ora costretti in pensione a 67 anni

(ANSA) - MILANO, 14 MAR - Il 90% dei treni di Trenord, in Lombardia, soppressi per lo sciopero indetto oggi dalle 9 alle 17 dell'Orsa contro la riforma Fornero che porta l'età pensionabile dei macchinisti da 58 a 67 anni. "Alla stazione di Milano Cadorna - ha affermato Adriano Coscia, segretario regionale dell'Osa - tutti i treni, come si può vedere dal cartellone informativo, sono stati soppressi. E ora in Stazione Centrale sta accadendo altrettanto: tutti i treni in arrivo e in partenza sono cancellati".

Sciopero Trenord, tantissimi i treni cancellati

Quasi completamento fermo il traffico anche sulle linee delle Nord.
L'adesione allosciopero indetto dalle organizzazioni sindacali Or.S.A. Segreteria Regionale Lombardia, CUB-Trasporti e USB-Lavoro Privato ha avuto un'adesione molto alta. 
Fra Gallarate e Varese non viaggiano treni, ci sono pochi treni in circolazione fra Milano e Gallarate (in partenza soprattutto da Milano Centrale e diretti a Domodossola), non ci sono treni in viaggio fra Varese e Luino.
varesenews.it 

La Finanza scopre 10 lavoratori in nero

Non solo mancati contributi previdenziali, ma pure una considerazione di fondo persante come un macigno: pagare in nero turba anche il mercato perché chi commette queste irregolarità può stare nel regime di libera concorrenza con prezzi più bassi. E' questo uno degli effetti di fondo, ma non meno gravi, riscontrati dalle Fiamme gialle di Varese che hanno chiuuso una serie di controlli che hanno poertato alla scoperta di 10 lavoratori sconosciuti per Inps e fisco.
Qualche giorno fa i reparti della Guardia di Finanza dislocati sul territorio della Provincia hanno eseguito una serie coordinata di interventi a contrasto del fenomeno del “lavoro nero”. 
varesenews.it

Incidente all'Hupac, sequestrata la cisterna

L'incidente avvenuto all'interno del centro intermodale di Busto Arsizio è finito sotto la lente di ingrandimento della Procura di Busto Arsizio. Il sostituo procuratore di Busto Arsizio Luigi Furno ha aperto un fascicolo sui fatti avvenuti la mattina di giovedì 13 marzo quando - per cause che una perizia tecnica accerterà - si è aperto uno squarcio nella cisterna della Bertschi facendo esalare nell'aria il contenuto, dipropilene glicolclilato, per alcune ore fino a quando i Vigili del Fuoco sono riusciti a contenere e abbattere i fumi sprigionati dalla sostanza chimica. Il magistrato ha dato mandato all'aliquota ambientale di Polizia Giudiziaria di sequestrare la cisterna e - in un secondo momento - l'area dove era posizionata e i macchinari che assicuravano il mantenimento della temperatura del liquido. Al momento non si sa di più anche perchè le attività di indagine sono solo all'inizio e sono state delegate ai carabinieri del Nucleo operativo dei carabinieri di Busto Arsizio e all'Asl. I reati ipotizzati, per ora, riguardano il pericolo suscitato dall'incidente ma nei prossimi giorni verrà delineato un quadro più chiaro delle eventuali responsabilità.
varesenews.it

Disastro ambientale, 8 rinviati a giudizio per l'inquinamento alla ex conceria

VARESE: Disastro ambientale ma non solo: falde inquinate, vasche pericolose con mercurio, cromo e idrocarburi seppellite nel terreno in maniera posticcia senza uno smaltimento regolare delle sostanze utilizzate, un tempo, per i lavori della conceria, nessuna segnalazione per anni alle autorità preposte. ll giudice dell’udienza preliminare, ieri, ha rinviato a giudizio 8 persone per il reato di reato ambientale e per la violazione amministrativa di una mancata comunicazione alla provincia di Varese. Tra gli imputati che andranno a processo, Gloria Fraschini (difesa dall'avvocato Augusto Basilico) ultima erede della famiglia di industriali storicamente legati all’industria della pelle in provincia, e l’ultimo liquidatore che si era occupato dell’area, l’imprenditore Sandro Polita (patron anche dell’albergo di Capolago che andrà all’asta fallimentare a maggio). 
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Casa delle Donne - 15 marzo - ore 14.30


giovedì 13 marzo 2014

Trenord, venerdì sciopero dei sindacati di base

Per venerdì 14 marzo, dalle 9.00 alle 17.00, le organizzazioni sindacali Or.S.A., CUB Trasporti e Usb hanno indetto uno sciopero che potrà interessare il personale di Trenord.
Durante le ore dello sciopero i treni suburbani e regionali potranno subire variazioni di percorso o cancellazioni. Per il solo Malpensa Express saranno istituite corse bus sostitutive da Milano Cadorna (via Paleocapa) e Milano Porta Garibaldi (Viale Don Sturzo), con partenze agli stessi orari del treno.
L’agitazione sindacale non interesserà le fasce orarie di maggiore affluenza di pendolari del mattino e della sera. Potranno tuttavia verificarsi ripercussioni sulla circolazione dei treni Trenord a ridosso dell’orario d’inizio dell’agitazione sindacale e dopo la sua conclusione.

Informazioni sull’andamento della circolazione, come ogni giorno, saranno comunicate in tempo reale su tutti i canali di comunicazione di Trenord: nelle stazioni tramite i monitor, i teleindicatori e gli annunci sonori, oltre che via Twitter, seguendo gli account delle diverse direttrici e sul sito internet www.trenord.it, anche in versione mobile.
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Meeting Rimini, dirigenti a processo per truffa ai danni di ente pubblico

Rinviati a giudizio per truffa ai danni di ente pubblico i dirigenti del Meeting di Rimini accusati di aver percepito finanziamenti irregolarmente. La Procura di Rimini aveva chiesto il rinvio a giudizio sia della Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, come ente con capacità giuridica, sia dei vari responsabili. L’udienza preliminare si è tenuta questa mattina davanti al Gip Sonia Pasini che ha fissato la data dell’inizio processo al 18 novembre davanti al giudice monocratico. Davanti al giudice dovranno comparire la Fondazione, il direttore generale Sandro Ricci, il responsabile amministrativoRoberto Gambuti e Massimo Conti, amministratore con delega ai contratti.
Secondo le indagini degli investigatori del Nucleo di polizia tributaria della guardia di finanza, avrebbero fatto figurare nei bilanci perdite fittizie, spalmando quote dei ricavi su società collegate, per richiedere e ottenere contributi pubblici a cui altrimenti non avrebbe avuto diritto. In totale 310mila euro di fondi pubblici (relativi alle edizioni 2009 e 2010 del Meeting annuale di Cl) ottenuti, grazie ai rendiconti ritoccati, da Regione Emilia- Romagna, Agenzia di marketing della Provincia di Rimini, Camera di Commercio e ministero dei Beni culturali. Non ci saranno nel processo parti civili perché intanto la Fondazione Meeting si è impegnata a restituire i contributi ottenuti illecitamente dagli enti pubblici. La giunta provinciale ha già accolto la proposta degli avvocati del Meeting di riversare all’Agenzia di marketing turistico ‘Riviera di Riminì (da cui provenivano i contributi della Provincia) le somme ricevute per gli anni 2010 e 2011.

Tangenti alla Lega, Orsi denuncia Borgogni per calunnia

«Fin da marzo 2011 ci era sembrata fantasiosa e priva di riscontri la tesi di Lorenzo Borgogni secondo cui ci sarebbe stato un versamento alla Lega Nord come ringraziamento per l'aiuto che sarebbe stato dato all'ingegner Orsi per la nomina come amministratore delegato di Finmeccanica». Ennio Amodio, avvocato di Giuseppe Orsi nel processo che lo vede imputato per corruzione internazionale, passa al contrattacco e annuncia di aver depositato una querela per calunnia da parte di Orsi nei confronti dell'ex responsabile delle relazioni esterne di Finmeccanica, uomo che Amodio definisce molto vicino al predecessore di Orsi nella carica di amministratore delegato del colosso di Stato,Pierfrancesco Guarguaglini. «Fino ad oggi - prosegue Amodio - non avevamo i risultati delle indagini, consegnateci all'inizio di questo dibattimento, e non avevamo le dichiarazioni di Borgogni e dell'amministratore di Ansaldo Energia Zampini. Alla luce di queste dichiarazioni abbiamo depositato una denuncia per calunnia nei confronti di Lorenzo Borgogni. Appare ancor più decisivo oggi che non c'è il benchè minimo riscontro all'ipotesi di una attività che abbia portato una somma alla Lega Nord». 
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La tragedia umana di Husqvarna diventa spettacolo

Besozzo: Raccontare attraverso uno spettacolo teatrale il dramma della perdita del posto di lavoro e della mancanza di prospettive future. Matteo Tibilettiregista ed attore non professionista di Besozzo ha 35 anni e per nove anni, dal 2006, ha lavorato per l’Husqvarna di Cassinetta a Biandronno, la fabbrica di moto famose in tutto il mondo, come impiegato all’ufficio tecnico. La storia drammatica di questa azienda e dei suoi 200 dipendenti, venduta lo scorso anno dalla Bmw agli austriaci di Ktm, ha valicato i confini della provincia di Varese.
Una vicenda emblematica che molti hanno definito un saccheggio industriale, perché non appena la nuova proprietà ha messo le mani sullo storico marchio varesino è arrivata la decisione di trasferire la produzione di moto presso la casa madre austriaca.
Per i 200 lavoratori, tra progettisti, impiegati ed operai si è aperta la prospettiva della cassa integrazione e della mobilità. Attualmente nel sito di Cassinetta lavora solo una trentina di persone, essendo rimasto solo il magazzino e l’ufficio ricambi. Tibiletti attore di teatro amatoriale da una decina di anni ha voluto attraverso questa sua passione, rappresentare a teatro il dramma della perdita del lavoro. Lo spettacolo scritto e diretto dall’ex dipendente dell’Husqvarna si intitola “Men at work - storie di ordinaria (pre)occupazione” e andrà in scena sabato 15 marzo alle 21 al Teatro Duse di Besozzo.

sabato 8 marzo 2014

Il sindacato di base protesta davanti all'ospedale

L'AdL ieri ha tenuto il secondo presidio sulla vertenza che riguarda in particolare un delegato tecnico di radiologia
Seconda giornata di presidio per l'AdL, sigla del sindacalismo di base, davanti all'ospedale di Gallarate. Come già poche settimane fa, delegati e militanti sono intervenuti per l'intero pomeriggio per far sentire la loro voce e distribuire volantini: al centro del contendere c'è il provvedimento disciplinare contro un tecnico di radiologia iscritto ad AdL. Secondo il sindacato di base si tratta di un provvedimento punitivo per una serie di prese di posizione fatte dal sindacato sulla gestione della radiologia e gli aspetti contrattuali collegati. 
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mercoledì 5 marzo 2014

Scontro AdL-ospedale, nuovo presidio davanti al Sant'Antonio Abate

Rimane "caldo" lo scontro tra l'azienda ospedaliera e il sindacato di base AdL, che accusa i vertici del Sant'Antonio Abate di aver usato la mano pesante con un suo delegato, tecnico di radiologia, sospeso dal servizio per 4 giorni per una mancata risposta ad una chiamata di reperibilità. La vicenda è stata già denunciata nelle settimane passate, ma l'AdL non demorde e ha già annunciato un nuovo presidio, per la giornata del 6 marzo, davanti all'ospedale, dalle 15.45 alle 17.30. 
Il sindacato di base accusa l'azienda di aver voluto punire il suo delegato per «vendicarsi» di un comunicato di AdL("L'ospedale di gallarate aumenta l'attesa per le mammografie"), «dove era riportata la frase: “forse la direzione vuole arrotondare le entrate dell’ospedale aumentando le visite a pagamento a discapito di quelle mutualistiche?”. Forse “qualcuno” si è sentito coinvolto in prima persona da questa frase ed ha voluto vendicarsi?». In generale il sindacato denuncia l'attenzione giudicata eccessiva verso l'errore professionale del proprio delegato: «con tutti i problemi che vi sono nell’ospedale di Gallarate (non da ultimo la recente vicenda dell’amianto), non hanno altro cui pensare se non come punire un lavoratore che ha sempre fatto il suo dovere con onestà e dedizione, perché?» Fino ad oggi l'azienda ha invece ritenuto di non commentare la specifica vertenza di lavoro. In generale, proprio il comparto dei tecnici di radiologia è quello che ha visto i maggiori attriti, nell'arco di almeno quattro anni, tra lavoratori e azienda.
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SOLBIATE OLONA - Crisi Facib, licenziati 13 lavoratori

Sono state inviate le lettere che comunicano ai lavoratori la cessazione del rapporto di lavoro mentre i sindacati continuano a denunciare un atteggiamento discriminatorio e annunciano: “I nostri uffici legali sono pronti per impugnare i licenziamenti"
E' arrivata il 13 febbraio la lettera che più di tutte temevano i lavoratori della Facib di Solbiate Olona: quella di licenziamento. Con una raccomandata la società che sta attraversando un periodo di crisi ha annunciato a 13 dipendenti che il loro rapporto di lavoro sarebbe terminato a partire dal 17 aprile 2014. 
Dal 18 di aprile inizierà dunque il periodo di mobilità per questi lavoratori che «al momento non hanno comunque ancora ricevuto 1 euro di cassa integrazione» e che non dovrebbero ricevere i cosiddetti "incentivi all'esodo" da parte dell'azienda. Contributo economico che ora i sindacati tornano a chiedere «come una sorta di "premio" per quei lavoratori che decideranno di non andare in tribunale»
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tangenti sulla vendita di 12 elicotteri all'India da parte di Agusta Westland

pressioni da parte di Lega Nord e di Comunione e Liberazione perché nella primavera del 2011 la carica di Amministratore Delegato della società fosse affidata a Giuseppe Orsi, imputato insieme a Bruno Spagnolini per corruzione internazionale.
Il pubblico ministero Fusco ha anche chiesto chiarimenti su quanto aveva dichiarato ai colleghi napoletani circa il pagamento di 10 milioni di euro da parte di Finmeccanica alla Lega Nord, che si è sempre detta estranea alla vicenda, ma la domanda ha scatenato una prevedibile levata di scudi delle difese che hanno fatto arrabbiare non poco lo stesso magistrato. Borgogni ha comunque risposto che sulle presunte tangenti, tra cui quella alla Lega Nord, ha sentito solo "voci insistenti" sulle quali non ha fatto accertamenti mentre avrebbe accertato «il fatto che Orsi aveva mano libera per quanto riguarda le assunzioni come quella del fratello di Giorgetti, della figlia di Ponzellini e di un figlio dell'onorevole Latorre». Il legale di Orsi, il professor Ennio Amodio, ha definito quanto riferito da Borgogni una «deposizione priva di basi basata su sentito dire o su parole comunque riferite da soggetti terzi al teste. Caratteristiche che la rendono inattendibile».
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martedì 4 marzo 2014

OSPEDALE GALLARATE CONTRO ADL: SECONDO ATTO DI FORZA - SECONDO PRESIDIO

LA DIREZIONE SNOBBA LA CONCILIAZIONE
(A COSTO ZERO PER TUTTI) E PUNISCE IL DELEGATO
Tanto i soldi per il processo non sono mica i loro, ma dei cittadini!

Nonostante il Contratto Collettivo di Lavoro del Comparto sanità non preveda punizioni per quanto accaduto il 27/11/2013 e sebbene ci siano stati grossi problemi procedurali nell'iter burocratico che lo renderebbero decaduto, il Direttore dell'Azienda Osp. di Gallarate insiste  nel voler punire, senza appello, il nostro delegato RSU, senza tener conto del fatto che il provvedimento è stato impugnato con tutti  i canoni di Legge. Nonostante ciò l’azienda ospedaliera ha pensato bene di dare seguito alla punizione, infischiadosene del ricorso e in barba ad ogni difesa legittima del lavoratore: in poche parole un processo sommario mai avvenuto in precedenza nonostante problemi simili siano già accaduti diverse volte.

Questo atto “di forza” dell’ospedale, ci obbliga, in difesa del nostro delegato, ad intraprendere la via giudiziaria con conseguenti spese annesse, ma il fatto ancor più grave è che già in partenza si sa che, in fase giudiziale, il provvedimento sarà dichiarato nullo in quanto non previsto dal Contratto Nazionale Sanità e con un vizio di forma macroscopico, per cui le spese legali, anche quelle della controparte, saranno a  carico dell’azienda ospedaliera, e cioè di tutti i cittadini.

Ci chiediamo allora: ma l’azienda ospedaliera e/o i loro dirigenti nonchè il sig. Direttore generale, con tutti i problemi che vi sono nell’ospedale di Gallarate (non  da ultimo la recente vicenda dell’amianto), non hanno altro cui pensare se non come punire un lavoratore che  ha sempre fatto il suo dovere con onestà e dedizione, perché? E ancora, perché i dirigenti aziendali fanno “orecchie da mercante” e non vogliono avere un dialogo corretto e  sereno? Hanno forse qualcosa da nascondere? Eppure sanno benissimo che la via intrapresa non è quella corretta ma non vogliono ammettere di aver sbagliato!!!

La nostra opinione è che la Direzione Ospedaliera abbia dato ordine di “andarci pesante” con il nostro delegato RSU solo quando è stato pubblicato un comunicato sindacale di ADL con il titolo:  “L'OSPEDALE di GALLARATE AUMENTA L’ATTESA PER LE MAMMOGRAFIEdove era riportata la frase: forse la direzione vuole arrotondare le entrate dell’ospedale aumentando le visite a pagamento a discapito di quelle mutualistiche?” Forse “Qualcuno” si è sentito coinvolto in prima persona da questa frase ed ha voluto vendicarsi?


Dal canto nostro crediamo che si debba avere più a cuore la salute dei cittadini  e migliorare sempre di più il servizio e non trovare ogni escamotage per punire  i lavoratori e i delegati sindacali che segnalano le storture del Sistema Sanitario Nazionale pagato profumatamente dai cittadini.


Di una cosa siamo sicuri e lo possiamo dichiarare fin da subito: ogni azione punitiva contro il nostro delegato RSU dell’Ospedale, ci costringerà a reagire nuovamente con un nuovo presidio e un volantinaggio.
GIOVEDI’ 6 MARZO 
DALLE ORE 15,45 ALLE ORE 17,30,
DAVANTI ALL’INGRESSO DELL’OSPEDALE, 
SI TERRA’ UN PRESIDIO

A SOSTEGNO DELLA VERTENZA 
 DEL DELEGATO SINDACALE.