prosegue
la trattativa tra i sindacati e la direzione
FINMECCANICA:
ANALISI CRITICA DELL’ACCORDO
tutti
i precedenti accordi decadranno dal 1° gennaio 2016
Da
metà settembre si è avviata la trattativa non-stop per arrivare ad un accordo di
secondo livello che dovrebbe riguardare tutti i lavoratori dipendenti delle 10
aziende del gruppo Finmeccanica, stiamo parlando di oltre 50 mila lavoratori;
Non è
nostra intenzione fare un comunicato polemico ma una semplice analisi critica
divisa in 4/5 punti, cercando di sintetizzare tutti gli aspetti che noi
riteniamo essere i punti deboli di questa trattativa; per avere altri punti di
vista più “costruttivi” e “positivi” basta leggere i comunicati sindacali
separati, esposti nelle bacheche sindacali;
FGS
(Finmeccanica Global Services): si
sta portando a compimento il passaggio di tutti i servizi del Gruppo sotto il
controllo diretto di FGS, sia per quanto riguarda i lavoratori che le strutture.
FGS controllerà tutte le gare di appalto e tutta la manutenzione dell’intera
Finmeccanica. Anche gli immobili passeranno sotto la proprietà di FGS con la
conseguenza che le varie aziende non saranno più proprietarie degli stabili: Se
FGS dovesse finire nelle mani sbagliate, saremmo costretti a pagare l’affitto
(milionario) per usare i nostri stessi stabilimenti;
PDR
(Premio di Risultato): non
è possibile separare dalla trattativa la parte economica dalla parte normativa
del premio, in questo modo la direzione di Finmeccanica potrà modificare a suo
piacimento l’entità del premo a seconda che la parte delle regole siano più o
meno vantaggiose; Il primo livello da raggiungere è un parametro definito FOCF
che comprende anche tutte le uscite decise dal consiglio di amministrazione come
ad esempio i dividendi, questo parametro è anche peggio del già contestato ROS;
La direzione aziendale pretende di legare il futuro PDR alle assenze dei
lavoratori prevedendo un ulteriore “punizione” per chi ha già delle difficoltà
personali o familiari;
Accordo
di sito sull’orario:
riteniamo un errore aver firmato un accordo sulla flessibilità interna di ogni
sito, e sulle relative turnazioni, senza avere previsto nello stesso accordo
anche i relativi riconoscimenti economici già concordati nei precedenti accordi
aziendali, una cosa è legata all’altra: non si può chiedere un sacrificio ai
lavoratori senza stabilire l’incremento retributivo. Era anche possibile, in
questa fase, estendere la flessibilità in entrata anche agli operai, come
d'altronde ha fatto Finmeccanica sulla compensazione oraria ma invece non s’è
fatto;
Rappresentanza
dei Lavoratori:
ogni organizzazione sindacale partecipa alla trattativa in modo separato una
dall’altra, facendo comunicati separati e senza nemmeno stabilire una linea
comune da tenere negli incontri. Non si è chiesto nemmeno un mandato ai
lavoratori o alle singole RSU aziendali, senza parlare di una piattaforma
comune: Presentarsi in ordine sparso è un grave errore e ci rende deboli nella
trattativa.
Compensazione
oraria: pur
considerando il fatto che per alcune aziende è una possibilità in più di avere
dei permessi per le assenze, riteniamo questo accordo economicamente vantaggioso
per l’azienda che pretenderà il recupero nelle ore straordinarie pagandole come
ordinarie: anche i 5 minuti dei turnisti vanno comunque recuperati con del
lavoro straordinario pagato ordinario, mentre prima i ritardi entro i 2,59
minuti non erano considerati ritardi;
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Novembre 2015