- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

martedì 2 agosto 2016

BUSTO ARSIZIO Adl “promuove” l’assessore Chiesa. “Ora aspettiamo i fatti”

Il primo impatto tra l’assessore al Personale Alessandro Chiesa e i rappresentanti dei lavoratori di Palazzo Gilardoni è stato positivo.

Parola di Fausto Sartorato (nella foto), membro della segreteria del sindacato Adl, che la scorsa settimana ha partecipato all’incontro tra l’esponente di giunta e le Rsu.
Un faccia a faccia “molto proficuo”: “Apprezziamo il fatto che l’assessore abbia convocato tutte le organizzazioni sindacali dimostrandosi disponibile a collaborare con noi”, spiega Sartorato. Tra i temi toccati, non poteva mancare quello della carenza di personale. Un problema annoso e ben noto anche alla nuova amministrazione, tanto è vero che lo stesso sindaco Emanuele Antonelli ha già avuto modo di sottolineare come il municipio di Busto riesca a garantire i servizi sebbene abbia circa la metà dei dipendenti di Varese.
 
Sartorato mette in guardia: “C’è il rischio che si blocchi la macchina comunale. Anche perché il prossimo anno molti lavoratori andranno in pensione”. Ma già oggi “ci sono tanti dipendenti chiamati a compiere mansioni che vanno oltre il proprio livello. Abbiamo chiesto all’assessore più attenzione in questo senso, valutando anche se c’è la possibilità di assimilare il personale delle Province”.
 
Dai sindacati è arrivata anche la richiesta di una revisione globale delle posizioni organizzative e dei progetti strategici: “Occorre premiare chi davvero lo merita e dare il giusto riconoscimento ai lavoratori”.
Non solo: “Bisogna inoltre porre attenzione alle società partecipate in termini economici, guardando ad esempio al personale che fa tante ore di straordinario. I lavoratori non devono essere sfiancati. E lo stesso discorso riguarda anche Stie”.
In sostanza, quello di settimana scorsa è stato un primo, interlocutorio incontro. Ma “se il buongiorno si vede dal mattino, possiamo ritenerci soddisfatti – osserva Sartorato – È chiaro che alle parole dovranno seguire i fatti. Non ci aspettiamo miracoli, ma chiediamo attenzione”.