- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

mercoledì 5 luglio 2017

La Svezia blocca l'export di armi verso le dittature

STOCCOLMA - Primo paese al mondo, la Svezia appronta una legge che limita severamente la vendita di armamenti a dittature, paesi autocratici e Stati che violano i diritti umani. Un accordo tra il governo di sinistra (socialdemocratici del premier Stefan Lofvén e Verdi) e i quattro partiti di centrodestra dell´opposizione storica - i quali di solito offrono appoggio esterno all´esecutivo - è stato raggiunto per scrivere insieme una legge che contenga la "clausola della democrazia" nelle norme relative all´export di armamenti, che è una delle voci piú importanti del successo industriale e di eccellenza del sistema-paese. L'accordo è stato posto al Consiglio sulla legislazione, e presto quindi la legge sarà pronta.

"Sono fiera che la Svezia sia il primo paese al mondo a introdurre una simile legge", dice Isabella Lövin, portavoce dei Verdi, junior partner nel governo. Sofie Damm, esperta di politica estera del partito democristiano, obietta che in realtà sarebbe stato ancora meglio introdurre non già severi limiti bensí il bando totale della fornitura di armamenti a dittature. Ma nel compromesso che comunque introduce una prima volta mondiale si è voluto tenere conto anche dell´esigenza di non causare danni eccessivi all´avanzatissima e importante industria militare nazionale, il cui valore nel 2016 era stimato a 1,21 miliardi di dollari. "E´un compromesso per non indebolire in modo eccessivo l´industria della Difesa", ha affermato Hans Wallmark del partito dei Nuovi moderati (centrodestra). "Adesso", egli ha continuato, "abbiamo un quadro legale che si tradurrà in legge e sarà un chiaro segnale alle aziende del comparto, che entro certi limiti e principi precisi l´export è ancora possibile, devono sapere a quali norme attenersi in futuro".
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