- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

lunedì 15 gennaio 2018

Lettera aperta all’assessore al welfare sulla riforma lombarda relativa alla gestione dei pazienti cronici - Egregio Assessore al Welfare Regione Lombardia

Egregio Assessore al Welfare Regione Lombardia 
Avv. Giulio Gallera

Scopo dichiarato della riforma sanitaria attuata con le deliberazioni n. 6164 e n. 6551/2017 è quello di migliorare l’assistenza per i cittadini affetti da patologie croniche.
Lo strumento individuato (affidamento ad un Gestore) non sembra però affrontare alcuno dei nodi che rendono difficile per i pazienti e per i Medici di Medicina Generale (sostanzialmente e inopinatamente posti ai margini del progetto) far fronte, in modo adeguato, alle necessità di procedure diagnostiche e terapeutiche.
I disservizi sono stati ripetutamente evidenziati dalle voci critiche levatesi da più parti, mai da Lei raccolte, e che – confidando finalmente in una Sua risposta puntuale nel merito – possono così riassumersi.

  1. non affronta e non risolve il problema annoso delle liste di attesa. Tale disfunzione, fra le maggiori inefficienze lamentate dai soggetti interessati,  risulta ulteriormente aggravata dalla cattiva gestione derivante dai “tetti di spesa” (che sono causa notoria del blocco di attività ambulatoriali, visite specialistiche e prestazioni sanitarie regolarmente verificatesi negli ultimi mesi dell’anno, a cui  dovrebbe ovviarsi – ma il suggerimento è meramente indicativo essendo ben più ampio il campo degli sprechi –   limitando o eliminando consulenze, uffici di staff e altre sovrastrutture burocratiche oggettivamente inutili. Da anni si assiste invece a tagli  continui e sistematici  al sistema sanitario pubblico, “compensati” da abnormi finanziamenti a favore del sistema privato accreditato. Anche i provvedimenti in esame risentono della medesima filosofia);
  2. toglie ai malati cronici la libertà di scelta, ovvero la possibilità di continuare a farsi seguire dallo stesso specialista o dalla stessa struttura sanitaria presso i quali erano in cura precedentemente, costringendoli ad accettare lo specialista e le strutture sanitarie, pubbliche o private accreditate, imposte dal gestore;
  3. ignora volutamente che, per evitare sia inutili e interminabili attese telefoniche sia lunghe liste di attesa, sarebbe sufficiente ristabilire, come era nel passato,  la possibilità di fissare immediatamente, al termine della visita programmata, la data per il successivo controllo. Questa soluzione sarebbe ottimale in particolare per i malati cronici ed estremamente conveniente sul piano economico perché non necessiterebbe di alcun gestore;
  4. determina possibili e spiacevoli situazioni conflittuali e di confusione nel caso in cui il paziente scegliesse un gestore per la cronicità pur rimanendo necessariamente in carico al proprio medico di base per tutte le altre malattie;
  5. omette di precisare se eventuali prestazioni non inserite nel PAI che si rendessero necessarie nel corso dell’anno saranno, o meno, a carico del paziente;
  6. provoca indebite violazioni del segreto professionale e del diritto alla privacy, rinviando genericamente a successivi provvedimenti le modalità di trattamento dei dati sensibili;
  7. prevede la destinazione di soldi pubblici per pagare i compensi destinati alle nuove figure previste dalla proposta regionale  (manager, coordinatori, medici addetti alla stesura del PAI, ecc.); in tal modo diminuirà la disponibilità economica destinata direttamente alle cure e all’assistenza dei cittadini;
  8. contiene errori madornali nella formulazione dei set di riferimento.
Valga, ad esempio, il set relativo ai pazienti ipertesi, nel quale risultano inclusi la mammografia, la RX lombosacrale, del femore e della caviglia e la visita urologica, mentre sono del tutto assenti il monitoraggio 24 ore pressione, l’ECG dinamico Holter, il test da sforzo,  EcoColor Doppler grossi vasi addominali, EcoColor Doppler arterie renali.  Non essendo prevista la possibilità che il gestore richieda prestazioni al di fuori dei Set di riferimento, deve dedursi che le stesse, a causa dell’illogicità della previsione del set (di cui sarebbe interessante conoscerne gli autori), siano a totale  carico del paziente.
In attesa di Sue eventuali repliche, La invitiamo a un confronto pubblico, lasciando a Lei la proposta di data e luogo.

Cordiali saluti,

Vittorio Agnoletto, medico, co-conduttore della trasmissione “37e2”
Fulvio Aurora, Medicina Democratica nazionale – responsabile delle vertenze giudiziarie

Albarosa Raimondi, medico, esperta di organizzazione dei servizi sanitari.