Medicina Democratica
COMUNICATO STAMPA: IL DIRITTO ALLA
SALUTE PER I MALATI CRONICI NON AUTOSUFFICIENTI E I DISABILI GRAVI DEVE ESSERE
GARANTITO
Il 24 febbraio 2018, presso il Centro
di Aggregazione Multifunzionale (CAM) Garibaldi di Corso Garibaldi 27, si sono
riunite alcune associazioni della città Metropolitana di Milano e della
Provincia di Pavia con lo scopo di verificare se i diritti sociali e sanitari
delle persone con gravi disabilità, compresi gli anziani cronici non
autosufficienti, siano effettivamente rispettati.
Dalla discussione si sono rilevate in
regione Lombardia gravi carenze: in ragione di ciò anche in relazione alle
prossime elezioni regionali, sono state esplicitate le seguenti richieste da
sottoporre ai candidati:
1. GLI OSPEDALI LOMBARDI DEVONO
DIMETTERE IN MANIERA APPROPRIATA LE PERSONE PRIVE DI AUTONOMIA NEL COMPIERE LE
FUNZIONI PIU’ ELEMENTARI DELLA VITA (DISABILI GRAVI – NON AUTOSUFFICIENTI. LE
DIMISSIONI DEVONO AVVENIRE TRAMITE VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE DA EQUIPE
FORMATE DA OPERATORI PROFESSIONALI CON FATTIVO INTERVENTO DEI FAMIGLIARI DELLE
PERSONE INTERESSATE.
In altri termini fino a che non siano
individuati i percorsi sanitari e sociali definiti, non si deve procedere alle
dimissioni. In caso di dimissioni “selvagge” le associazioni per i diritti
continueranno a fornire gli strumenti necessari ad opporsi ad esse, compreso i
ricorsi alla Magistratura.
2. IN CASO DI RITORNO DELLE
PERSONE MALATE NON AUTOSUFFICIENTI PRESSO LE PROPRIE ABITAZIONI, E’ NECESSARIO
UN SUPPORTO DOMICILIARE MEDICO CLINICO ED INFERMIERISTICO ADEGUATO, DI
SUFFICIENTI ORE GIORNALIERE IN RELAZIONE ALLE PATOLOGIE DIAGNOSTICATE. Coloro
che assistono (famigliari o assistenti) devono ricevete un adeguato compenso
monetario.
3. IN CASO DI TRASFERIMENTO IN
STRUTTURE PROTETTE PERMANENTI (RSA, RSD) IN CONTINUITA’ ASSISTENZIALE, VI DEVE
ESSERE UN PERSONALE SUFFICIENTE NEL NUMERO E QUALITATIVAMENTE FORMATO (medici,
infermieri, fisioterapisti, educatori, assistenti sociali…) PER FORNIRE LE
MIGLIORI CURE E LA DOVUTA ASSISTENZA. OGNI FORMA DI CONTENZIONE DEVE ESSERE
BANDITA.
LE RETTE DELLE RSA DEVONO ESSERE
COMMISURATE A QUANO STABILITO DALLE LEGGI IN VIGORE, LA REGIONE DEVE DA PARTE
SUE CORRISPONDERE IL 50% (70% SE SI TRATTA DI DISABILI) DELLA RETTA TOTALE
SECONDO RIFERITA ALLA SINGOLA RSA E PER CLASSE SOSIA; IL COMUNE DEVE, SE
RICHIESTO, E SECONDO QUANTO STABILITO DAL DPCM 159/2013 L’INTEGRAZIONE ALLA
RETTA CHE CONSISTENTE NELLA DIFFERENZA FRA LA RETTA E L’ISEE (SENZA ALTRE
CLAUSOLE PEGGIORATIVE DELLE NORME: IL REGOLAMENTO COMUNALE NON PUO’ CONTRASTARE
LA LEGGE!).
4. NEL CASO IN CUI LE PERSONE
NON AUTOSUFFICIENTI SIANO AFFETTE DA MALATTIE GRAVISSE “AD ALTA INTEGRAZIONE
SANITARIA” IL COSTO ECONOMICO DEVE ESSERE A TOTALE CARICO DEL SERVIZIO SANITARIO
NAZIONALE.
I PARTECIPANTI ALL’INCONTRO che è
iniziato e si è concluso con l’intervento del dott. Andrea Ciattaglia della
Fondazione Promozione Sociale di Torino e nel quale sono intervenuti altri
esponenti di associazioni: per il GAD di Cinisello, la signora Lina Lomuscio;
per MTD di Pavia l’ing. Arek Filibian e la dott.ssa Paola Bernuzzi, con
ulteriori intervenuti di chi ha esposto i casi dei propri famigliari colpiti da
cronicità e non autosufficienza e che hanno subito evidenti torti dalla pubblica
amministrazione, AUSPICANO CHE FINALMENTE, CON L’AVVENTO DELLA NUOVA GIUNTA
REGIONALE, I DIRITTI VENGANO ASSICURATI E GARANTITI, e che il piano nazionale
della cronicità non venga spinto fino a creare un nuovo settore
“socioassistenziale” verso la creazione di assicurazioni
private.
Per Medicina Democratica onlus e
associazione senza limiti onlus: Fulvio Aurora
Milano, 24 febbraio
2018