- il 17 maggio 2013 è nata ADL Varese - Democrazia, Trasparenza, Autonomia e Coerenza non devono essere solo delle parole vuote - ADL Varese non vuole essere ne più grande ne più bella ne più forte, ma semplicemente coerente -

- nel 1992 nascono FLMUniti Varese e CUB Varese, contemporaneamente nascono FLMUniti Nazionale e CUB Confederazione Nazionale -

- nel 2010 tutte le strutture di categoria della CUB Varese insieme a SDL Varese e RDB Varese si fondono e danno vita a USB Varese -

- nel 2013 USB Varese delibera a congresso l'uscita da USB e la nascita di ADL Varese mantenendo unite le precedenti strutture ex SDL Varese ex RDB Varese ex CUB Varese - -

venerdì 2 marzo 2018

COMUNICATO STAMPA: IL DIRITTO ALLA SALUTE PER I MALATI CRONICI NON AUTOSUFFICIENTI E I DISABILI GRAVI DEVE ESSERE GARANTITO

Medicina Democratica
COMUNICATO STAMPA: IL DIRITTO ALLA SALUTE PER I MALATI CRONICI NON AUTOSUFFICIENTI E I DISABILI GRAVI DEVE ESSERE GARANTITO
Il 24 febbraio 2018, presso il Centro di Aggregazione Multifunzionale (CAM) Garibaldi di Corso Garibaldi 27, si sono riunite alcune associazioni della città Metropolitana di Milano e della Provincia di Pavia con lo scopo di verificare se i diritti sociali e sanitari delle persone con gravi disabilità, compresi gli anziani cronici non autosufficienti, siano effettivamente rispettati.
Dalla discussione si sono rilevate in regione Lombardia gravi carenze: in ragione di ciò anche in relazione alle prossime elezioni regionali, sono state esplicitate le seguenti richieste da sottoporre ai candidati:
1.       GLI OSPEDALI LOMBARDI DEVONO DIMETTERE IN MANIERA APPROPRIATA LE PERSONE PRIVE DI AUTONOMIA NEL COMPIERE LE FUNZIONI PIU’ ELEMENTARI DELLA VITA (DISABILI GRAVI – NON AUTOSUFFICIENTI. LE DIMISSIONI DEVONO AVVENIRE TRAMITE VALUTAZIONE MULTIDIMENSIONALE DA EQUIPE FORMATE DA OPERATORI PROFESSIONALI CON FATTIVO INTERVENTO DEI FAMIGLIARI DELLE PERSONE INTERESSATE.
In altri termini fino a che non siano individuati i percorsi sanitari e sociali definiti, non si deve procedere alle dimissioni. In caso di dimissioni “selvagge” le associazioni per i diritti continueranno a fornire gli strumenti necessari ad opporsi ad esse, compreso i ricorsi alla Magistratura.
2.       IN CASO DI RITORNO DELLE PERSONE MALATE NON AUTOSUFFICIENTI PRESSO LE PROPRIE ABITAZIONI, E’ NECESSARIO UN SUPPORTO DOMICILIARE MEDICO CLINICO ED INFERMIERISTICO ADEGUATO, DI SUFFICIENTI ORE GIORNALIERE IN RELAZIONE ALLE PATOLOGIE DIAGNOSTICATE. Coloro che assistono (famigliari o assistenti) devono ricevete un adeguato compenso monetario.
3.       IN CASO DI TRASFERIMENTO IN STRUTTURE PROTETTE PERMANENTI (RSA, RSD) IN CONTINUITA’ ASSISTENZIALE, VI DEVE ESSERE UN PERSONALE SUFFICIENTE NEL NUMERO E QUALITATIVAMENTE FORMATO (medici, infermieri, fisioterapisti, educatori, assistenti sociali…) PER FORNIRE LE MIGLIORI CURE E LA DOVUTA ASSISTENZA. OGNI FORMA DI CONTENZIONE DEVE ESSERE BANDITA.
LE RETTE DELLE RSA DEVONO ESSERE COMMISURATE A QUANO STABILITO DALLE LEGGI IN VIGORE, LA REGIONE DEVE DA PARTE SUE CORRISPONDERE IL 50% (70% SE SI TRATTA DI DISABILI) DELLA RETTA TOTALE SECONDO RIFERITA ALLA SINGOLA RSA E PER CLASSE SOSIA; IL COMUNE DEVE, SE RICHIESTO, E SECONDO QUANTO STABILITO DAL DPCM 159/2013 L’INTEGRAZIONE ALLA RETTA CHE CONSISTENTE NELLA DIFFERENZA FRA LA RETTA E L’ISEE (SENZA ALTRE CLAUSOLE PEGGIORATIVE DELLE NORME: IL REGOLAMENTO COMUNALE NON PUO’ CONTRASTARE LA LEGGE!).
4.       NEL CASO IN CUI LE PERSONE NON AUTOSUFFICIENTI SIANO AFFETTE DA MALATTIE GRAVISSE “AD ALTA INTEGRAZIONE SANITARIA” IL COSTO ECONOMICO DEVE ESSERE A TOTALE CARICO DEL SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE.
I PARTECIPANTI ALL’INCONTRO che è iniziato e si è concluso con l’intervento del dott. Andrea Ciattaglia della Fondazione Promozione Sociale di Torino e nel quale sono intervenuti altri esponenti di associazioni: per il GAD di Cinisello, la signora Lina Lomuscio; per MTD di Pavia l’ing. Arek Filibian e la dott.ssa Paola Bernuzzi, con ulteriori intervenuti di chi ha esposto i casi dei propri famigliari colpiti da cronicità e non autosufficienza e che hanno subito evidenti torti dalla pubblica amministrazione, AUSPICANO CHE FINALMENTE, CON L’AVVENTO DELLA NUOVA GIUNTA REGIONALE, I DIRITTI VENGANO ASSICURATI E GARANTITI, e che il piano nazionale della cronicità non venga spinto fino a creare un nuovo settore “socioassistenziale” verso la creazione di assicurazioni private.
Per Medicina Democratica onlus e associazione senza limiti onlus: Fulvio Aurora 

Milano, 24 febbraio 2018